Pagina:Neera - Lydia.djvu/205

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piccoli labbri corallini; i nodi, azzurri, dominanti tutto il disegno colla sinfonia delicata del loro color di cielo.

La coperta le fece sorgere l’idea di rifare da cima a fondo la sua camera, anzi di cambiarla addirittura, prendendo la camera che era stata di sua madre; una stanza d’angolo, ampia, quadrata, colle finestre che davano sopra un vecchio giardino, caro alle rondini, le quali vi nidificavano da anni ed anni nella più assoluta tranquillità.

Per prima cosa Lydia fece levare i mobili di mogano austeri e fuori di moda; le sedie tutte eguali, coperte di velluto verde; il tappeto a mazzi di rose su fondo bianco; la tappezzeria di carta bigia con fiorami dorati; la psiche irruginita sul suo perno, le tende e le tendine di guipure bianche e rigide nella stiratura immacolata. Lasciò stare una madonna, una testina ispirata del Murillo, che assomigliava un pochino a lei negli occhi.