Pagina:Neera - Lydia.djvu/215

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In principio d’inverno si era messa a far visite frequenti alla signora Avella. Le voleva bene davvero; dopo l’esilio volontario di Costanza, era quella la sua unica amica, ed anche Eva la contraccambiava di amicizia sincera.

Pure, dopo il matrimonio di Eva, Lydia si accorse che non c’era più fra lor due l’intimità di prima. Agli abbracci di Lydia, la sposina rispondeva distratta, con uno sforzo gentile, ma evidente. I loro discorsi erano scuciti; dicevano una cosa pensando ad un’altra.

Era capitato molte volte a Lydia di trovarsi con Mario Avella, e quando sorprendeva così i due sposi insieme, le sembrava sempre di veder sorgere sulle loro fronti un’ombra di contrarietà. Eva sorrideva, e Mario faceva un profondo inchino; sedevano tutti e tre, ma la parola moriva.

Una mattina Lydia capitò come una bomba