Pagina:Neera - Nel sogno.djvu/66

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52 maria.

L’idea di questo amore universale la cullava in una specie di estasi, come nell’abbandono di una bontà sconfinata, dove non sorgeva mai neppure la più lieve ombra di dubbio o di paura. Sorella dei fiori, delle erbe, degli insetti, degli uccelli, viveva della loro pace profonda nella assoluta ignoranza del male.

Una lontana e confusa immagine della società le appariva a tratti nella lettura del Vangelo e nelle spiegazioni che il solitario ne faceva; ma tutto ciò si presentava alla fanciulla come una visione, come l’evocazione di un mondo spento, non invidiabile, nè desiderabile; e, nella sua anima straordinariamente portata alle