Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/116

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tenere il giorno seguente venne a Senio più dolce e più gradito in quel ristoro di tutta la natura. Egli era oramai sicuro che la sala sarebbe stata affollata del solito pubblico, anche di coloro che hanno paura del caldo.

Avvezzo ai trionfi, non s’inebriava in tali occasioni nè prima nè dopo; solamente provava una gioia tranquilla, come il godimento della sua forza, e una presa di possesso legittima e serena de’ suoi diritti d’uomo superiore. Ancora una volta egli avrebbe avuta la soddisfazione di dominare una folla, di conquistarla quasi, obbligandola a ricevere le sue idee.

Le orgogliose parole di un poeta: «Il mio sogno sarà la vostra realtà» lo pungevano, lo sferzavano dolcemente, delicatamente, proprio come uno sprone d’oro nel fianco di un cavallo di razza.

Gli venne sulle labbra un periodo della sua conferenza. «L’educazione del popolo resterà una illusione ed una menzogna finché accanto