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Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/134

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di attrazione simpatica che aveva provato fin dal primo giorno che l’aveva veduta. Tutte le volte che i loro occhi si incontravano avevano qualche cosa da dirsi, qualche cosa all'infuori dei discorsi sulla villeggiatura, sulla stagione, sull’arte; una specie di rivelazione, come un bisogno di confidenza e di sfogo.

A poco a poco si trovarono tutti e tre così uniti da parere vecchi amici. L’ingegno e lo spirito di Senio si svolsero nel modo più brillante; l’azzurro chiaro delle sue pupille nuotava in una luminosità d’uomo felice, che si rifletteva su tutta la fisionomia accrescendone la vigorosa bellezza.

La presenza, la voce, perfino l’abito di quella donna sembravano emanare un fluido accarezzante, tracciavano intorno a lui un cerchio misterioso, quasi una seconda atmosfera. La luce del salotto, il colore delle stoffe, la forma dei mobili, il tappeto, i quadri, tutto gli era già familiare. Avendo ella appoggiate le sue forbici