Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/173

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Senio si sarebbe inginocchiato. Comprendeva in quel momento la poesia, l’amore, Dio. Accostò alle labbra una delle mani offerte e la baciò.

Per un momento tacquero, quasi raccolti nel mistero di quel gaudio arcano, ascoltando la propria felicità. Poi Senio disse:

— L’ho cercata, ieri, a Andermatt.

— Io non sto a Andermatt.

— Mi aveva scritto datando di qui.

— Sì, perchè è il punto più alto che toccai finora. Le volli mandare il mio saluto dall’alto — soggiunse sorridendo, di un sorriso serio e dolce — ma abito una villetta solitaria, una di queste casine di legno che sembrano balocchi. Viene, non è vero?

Non rispose nemmeno. Continuarono a camminare vicini, sfiorandosi con gli abiti, qualche volta col gomito; egli facendole scansare i grossi ciottoli del sentiero, porgendole la mano ai passi difficili; ella ringraziando con