Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/196

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una catena. Un anno di desiderio, tre mesi di felicità, ed ora?

Il problema della sofferenza sorgeva ancora davanti a Senio; invano aveva voluto calpestarlo e atterrarlo, implacabile rinasceva. Egli soffriva per tutto ciò che si riferiva a donna Clara; l’obbligo di andare da lei, la libertà perduta, il timore di trovarla malinconica, lo sforzo per mettersi a livello de’ suoi sentimenti, la coscienza di non riuscirvi, il pentimento del passato, l’inquietudine per l’avvenire. A tutto questo ella non rispondeva che una parola sola, sempre la stessa, invariabilmente la stessa: lo amava. Parola infausta, la più sconsigliata, la più deprimente che possa pronunciare una donna quando si rivolge all’uomo che non l’ama più.

Infatti, più essa raddoppiava le sue tenerezze, le sue premure, e più lo allontanava da sè. Più ella sì rivelava donna, più egli riprendeva il suo forte impero di maschio. Gli anelli