Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/231

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navano in mente; certe parole, certi sguardi, un castigo che aveva creduto suo dovere di infliggergli quand’era bambino e in conseguenza del quale ella aveva avuto per due giorni la febbre... Un’onda di pianto gli sali dal petto scuotendolo tutto, e cadde da' suoi occhi in larghe e rare lagrime.

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Ma non era già più per lei che Senio piangeva. Tutti i meriti di Corinna riuniti in un desolato rimpianto gli ponevano davanti il vuoto della sua vita. Egli piangeva ora su sè stesso, sulla sua impotenza ad essere felice.

Il giorno dopo, Orsola e Dina gli comparvero dinanzi vestite di nero; portavano il lutto come per una parente. Non erano quelle due donne le sole parenti ch’egli avesse?

Eppure in breve le avrebbe abbandonate. La vecchia casa paterna sarebbe passata in proprietà di stranieri; Senio voleva vendere tutto.