Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/237

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Una grande sventura era piombata veramente sull’amico di Senio. I giornali l’annunziavano così, dopo la data e il nome del paese:

«Una persona rispettabilissima, il dottor Stefano Mordini è accusato di avere in abuso dell’esercizio della sua professione propinato del veleno a un uomo che aveva giusti motivi di odiare. Il fatto è questo. Nove anni or sono la giovane sposa del medico abbandonava il tetto coniugale per raggiungere il signor ***. Da allora in poi i rapporti fra marito e moglie erano affatto cessati; sembra assicurato che il dottore non conoscesse nemmeno il nuovo domicilio della moglie. La sera del *** il dottore chiamato d'urgenza all1 albergo di un paese vicino per assistere un viaggiatore colpito da improvviso malore, riconobbe nel sofferente il suo antico rivale, e siccome l'ammalato morì il giorno dopo e nel suo cadavere si rinvennero tracce d1 avvelenamento, il fratello sporse accusa diretta contro il dottor Mordini. Tutto il paese