Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/242

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potente il fascino di un’anima profondamente buona, se per essa si scuoteva l’inerzia e l'egoismo, se dava ardire ai timidi, se a traverso le passioni d’ogni genere e d’ogni specie sapeva cavare dai cuori la loro più nobile scintilla.

Giunto straniero in quel paese, Stefano vi aveva trovato una patria; rimasto senza famiglia, cento famiglie lo avevano accolto, migliaia di bocche lo avevano benedetto. La sventura stessa sul suo sentiero si mutava in felicità, poiché egli si faceva umile cogli umilia povero coi poveri e prendeva la sua parte di fratello a tutte le miserie umane.

Davanti a un così potente plebiscito, che rendeva pressoché nulli i suoi sforzi di intelligenza per vincere la causa, Senio non poteva a meno di pensare, e non senza una certa amarezza, che a lui, dotato di tutti i beni, questa grande forza mancava; e ancora, come qualche altra volta, in certi momenti tristi del