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pressione di un male reale aveva una dolcezza straziante, una angoscia di creatura abbandonata che avendo soffocato per il momento tutte le forze orgogliose dell'essere pensante, si ripiega sulla propria debolezza e non sente più altro che il dolore.
La donna intanto lasciava la sua sedia di infermiera e, preso in mano il lume, con l’avvertenza che la fiamma non andasse a battere sulle palpebre del dormiente, incominciò una specie di ispezione della casa.
Girava in punta di piedi, attenta, prudente, toccando con mano leggiera i cassetti che non erano chiusi a chiave, dandovi una rapida occhiata. L’appartamento era piccolo ma ben tenuto, con un salottino elegante, lo studio e una stanza di ripostiglio. I mobili apparivano nuovi e i quadri pregevoli. Accostò il lume, con molta precauzione, alla stoffa dei cortinaggi per esaminarli da vicino; alzò gli occhi al soffitto, quasi per prendere un pos-