Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/283

Da Wikisource.

— 269 —


il piede offeso non reggeva oltre i venti o trenta passi. Girava nell'appartamento tracciando la linea circolare di un leone in gabbia, fermandosi spesso a guardar fuori dalle finestre, con un acuto desiderio di moto e di libertà.

Il suo amico lo aiutò un giorno a discendere le scale e gli fece fare un giro in carrozza; ma quanto a mostrarsi per le vie a piedi, zoppicante, non ne volle sapere.

Una sera di febbraio vi riuscì Ernesta. Era tardi. Lo persuase che a quell’ora nessuno lo avrebbe veduto; e poiché bisognava pure incominciare una volta o l’altra, meglio era quell’ora, in quella sera calma di luna, dove si sentivano già nell’aria le prime ondate della primavera, e senza che gli amici lo sapessero, senza esporsi a nessun compatimento, senza dover essere riconoscente a nessuno.

Uscirono insieme e da quella sera ne presero l’abitudine.