Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/49

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si diede a percorrere la stanza a passi concitati.

— Ti disturbo? Ti annoio? Dimmelo, parto subito.

— Resta.

In quel momento si udì all'uscio di strada un picchio leggero di mano che non arrivava all’altezza del campanello. Stefano corse fuori a testa nuda, in mezzo al vento, introducendo un ragazzetto di dodici anni circa, che si pose a gridare:

— Venga, venga subito, mio padre muore!

— Aspettami — disse Stefano staccando da un attaccapanni il cappello ed il cappotto.

— Come? Vai?...

— È il mio dovere. Aspettami.

Il suo sguardo era pieno di malinconia e la sua voce d’affetto. Senio lo vide uscire dalla porticina frettoloso, sui passi del fanciullo.

Una servetta dalla faccia attonita accorse