Pagina:Neera - Teresa.djvu/136

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Non osò chiedere che cosa fosse. Fu Carlino:

— Sai che cos'è?

— No.

— È una figura di cotillon.

— Una figura di cotillon?

— Non capisci?

— No.

Carlino scosse il capo con aria compassionevole.

— Il cotillon è un ballo. Ci si mette in tanti giovani e in tante ragazze; si distribuiscono dei gingilli, come questo, e in cento altre foggie; poi ogni uomo balla con quella donna a cui corrisponde il dono ricevuto. Io per esempio ebbi questo cagnolino, e andai a cercare una signora che aveva la cagnolina. Capisci adesso?

Teresina accennò di sì; e guardava, guardava la fettuccia rossa, seduta sull'orlo della valigia, quasi ai piedi di suo fratello.

— Hai ballato a Parma?

— Tutto il carnevale.

— Oh! raccontami...

Gli si strinse addosso, prendendogli una mano, ricacciando in gola la voglia di baciarlo.

— Che vuoi che ti racconti?...

Egli si dondolava sulla sedia avanti e indietro, non avvertendo il contatto della fanciulla, guardandola distrattamente. Il mezzo sigaro non tirava piú; lo gettò via.