Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
capelli, il principio del collo si disegnava vigoroso, leggermente arrossato verso la gola; sulla nuca, candidissimo. Egli aveva ventinove anni.
— Nulla. Il cuore non ha nulla... esternamente.
Marcò con una lieve esitazione quest’ultima parola, raddrizzandosi, un po’ colorito nel volto.
Il signor Caccia rientrò in quel punto.
— Sua figlia ha una costituzione buonissima; i polmoni sani, il cuore sano; una tendenza all’anemia, forse, ma anche questa temporanea, dipendente da cause che sfuggono al nostro esame.
— Ma se la vedesse nel momento della crisi, quando la prende la convulsione... Non se la può figurare.
— Oh! sì — fece il medico sorridendo — me la figuro perfettamente; ma non è altro che una alterazione nervosa. Col tempo e con un po’ di buona volontà, credo potrà svanire.
Nel dire “buona volontà” tornò a guardare Teresa.
— Non sta troppo in casa, nevvero?
— Ma... veramente — balbettò il signor Caccia le donne...
Il medico riprese senza lasciarlo finire:
— Quando si manifesta un perturbamento dei nervi così vivo, con caratteri francamente isterici, la miglior cura è quella di non abbandonare l’ammalata a se stessa. Io posso ordinare delle medicine, ma se non sono aiutato dal sistema... — si volse direttamente