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Amore. | 131 |
Standosi così impensierita si sentì prendere la mano. Giovanni non parlava, ma quando le loro mani si trovarono congiunte, anche i loro occhi si incontrarono, e per fermo l’emozione fu soverchia a quei casti amanti, perchè Editta sciolse la sua mano, nè Giovanni la ritenne e solo parve alla fanciulla che, mentre si voltava per andarsene, un contatto morbido e caldo le sfiorasse l’estremità delle dita.
⁂
Il giorno dopo, Rachele non potè alzarsi; e però diceva:
— Mi sento bene, non è che un po’ di poltroneria; la lunga abitudine di stare in letto mi ha resa pigra.
Chiese di Editta: volle rimanere sola con lei; fattasi portare un mazzo carte, giocò per vedere se le sarebbe toccato un marito biondo o nero.
Le toccò uno nero e non ne fu contenta.
Gettò via le carte indispettita, giurando che un nero non lo avrebbe mai preso. Lei voleva un biondo, roseo, coi baffi ingommati, la cravatta alla Ruy-Blas, i polsini lucidi, inamidati, lunghi