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XIX.
Combattuta fra tanti pensieri, decise di fare una gita a Milano. La prima persona che incontrò lungo il corso fu Olimpio spigliato, sorridente, con un paja di guanti freschissimi color paglia e una camelia all’occhiello dell’abito, più che mai biondo, più che mai bello.
Egli sostenne rincontro colla massima disinvoltura; ella, turbata e commossa lo rimproverò (per la prima volta) della sua condotta, poi gli disse del sequestro e da ultimo, a guisa, di minaccia, gli fece intendere che a quel modo non si poteva continuare a vivere.
Olimpio la ascoltò pazientemente chiedendo forse in cuor suo dov’era andata a far provvista di tanto coraggio e di tanta loquela — senza pensare che quando la tazza è colma, l’acqua la più innocente conviene che trabocchi.