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suo, nonchè di cavarsi sangue per il prossimo. È un po’ originale, un po’ asciutto, ma le persone non si giudicano dai discorsi. Insomma, ella può provare, se non altro avrà qualche consiglio.
Senza attendere l’adesione di Giulia, che stordita e confusa non sapeva che rispondere, la vivace signora balzò in piedi, andò ad aprire un uscio in fondo alla ’camera, e facendovi passare la testa chiamò:
— Pompeo! Pompeo, puoi venire qui un momento?
L’ombra sottile dell’interpellato si disegnò nel vano dell’uscio abbozzando un inchino, ma invece di avanzarsi si fermò -accanto allo stipite.
La signora Chiara avrebbe desiderato vederlo in luce migliore, tuttavia non osando fargli alcuna rimostranza, si accontentò di eseguire la presentazione reciproca aggiungendo:
— Ma già la conosci — aveva le finestre proprio rimpetto a quelle della tua camera.
Pompeo non disse nè sì nè no. La signora Chiara riprese il filo raccontando la circostanza che aveva fatto capitare in casa loro l’antica vicina, e come la poveretta sfortunata, ecc., cercasse un avvocato, ecc.; insomma una requisitoria che avrebbe fatto onore a un pubblico ministero.
L’avvocato ascoltò attentamente e quando venne il suo turno di parlare mise fuori una voce timida ed