Pagina:Neera - Un romanzo, Brigola, Milano, 1877.djvu/196

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causa nella fiamma troppo viva del caminetto; si alzò e picchiando colle molle spense un tizzone.

Intanto Giulia diceva:

— Un amico! veramente non ne ho. Roberto ha reso molti servigi a mio marito ed a me, ma dove andare a cercarlo ora? È un secolo che non lo vedo — ha altri impegni, altri legami....

La signora Chiara dal canto suo pensava: Un po’ di svago deve giovare a Pompeo; la gita, il movimento, la novità lo distrarranno; lavora troppo a tavolino — ha bisogno di muoversi. E la conclusione di questi pensieri fu che ripresa la mano di Pompeo esclamò:

— E se andassi tu?

— Oh! bravo — ripetè Giulia — dovrebbe proprio andare lei!

Pompeo rispose timidamente:

— Io sono pronto, ma non conosco nè la casa, nè gli oggetti....

— Potrei venire anch’io!

— Questa proposta di Giulia parve naturalissima alla signora Chiara che l’appoggiò calorosamente.

Pompeo sembrava confuso e si martirizzava le dita con un ferro della calza di sua sorella.

Come però l’imbarazzo di Pompeo non riusciva nuovo a nessuna delle donne, vi prestarono poca at-