Pagina:Neera - Un romanzo, Brigola, Milano, 1877.djvu/20

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— Ah! questo è un altro paja di maniche; dovevi spiegarti addirittura. Ecco qui: (Olimpio accorgendosi che la sua sedia scricchiolava, si alzò, ne prese un’altra, ricominciò a dondolarla e continuò con accento dogmatico) dotato di cinque sensi esterni, l’uomo — tu non ignori, caro zio, quali sono i cinque sensi esterni. Dotato, dicevo, di questi cinque sensi esterni, l’uomo può abbracciare tutta quanta la creazione nelle sue infinitesimali manifestazioni. Più, essendo l’uomo composto di due sostanze ben diverse fra loro, e pure mirabilmente fuse, l’anima e il corpo — o secondo l’opinione del dotto filosofo tedesco Fuerbach, stando l’anima al corpo come la fiamma al combustibile, può dirsi in certo modo che il corpo alimenta l’anima; così dove non c’è corpo non c’è anima. In altri termini — ti prego, caro zio, a non confonderti — l’anima non è una cosa determinata, una cosa esistente per sè sola — non è nemmeno una cosa. Edmondo About, la giudica un’impercettibile efflorescenza della materia bruta, una modificazione microscopica dell’estrema pellicola.

Il signor Prospero, sbalordito, arrischiò questa interruzione:

— Scusa, non mi hai ancor detto se ti senti la disposizione....

— Ma, caro zio, ti avevo pure avvertito di non con-