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Pagina:Neera - Un romanzo, Brigola, Milano, 1877.djvu/243

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— Brava, così mi farai passare la tristezza.

— Non ti annojerò?

— Al contrario; ho bisogno di distrazioni.

— Ebbene, allora devi sapere.... ma non ti ho detto nulla della chiave?

Si interruppe, pensando che rifacendo quel racconto, toccava un tasto inopportuno — scivolò sui dettagli e disse semplicemente:

— Pompeo, senza accorgersi, ha perduto, uno di questi giorni, una piccola chiave ed io che sto sempre alle vedette per scoprire il suo segreto....

— Ma sei sicura ch’egli abbia un segreto?

— E come! Sta a sentire. Ho trovato dunque questa chiave che, naturalmente, mi guardai bene dal rendergli....

— Oh! oh! — interruppe nuovamente Giulia minacciandola col dito — uno spionaggio!

— Ho sempre fatto così! — rispose la signora Chiara con un candore e una semplicità che l’assolvevano. — Vedo mio fratello che soffre, a qualunque costo vorrei conoscerne il motivo; l’intenzione è buona e per l’intenzione si può scusare anche una indiscretezza. Del resto....

— Sì, sì — disse Giulia accorgendosi di averla mortificata — scherzo, sai? Ne’ tuoi panni e col tuo amore per il signor Pompeo farei lo stesso. Continua, mi hai messo in curiosità.