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156 Una giovinezza del secolo XIX


vestiari. Il gusto per questi spettacoli mi sembra assolutamente tramontato, nè io me ne dolgo certo, chè non sono mai riuscita a farmeli piacere, specie quando veniva il turno dei pagliacci e, peggio ancora, quello dei ginnasti che sopra una corda tesa o sopra un trapezio arrischiavano ogni sera la vita. C’era un’altra compagnia rivale di questa, la Guillaume, che ebbe due celebrità: il moro Muller, il quale cavalcava a bisdosso senza sella e senza redini, sicuro come se fosse nella più comoda delle poltrone e miss Ella, da molti supposta un uomo per la forza straordinaria de’ suoi garretti; saltava senza interruzione trecento cerchi sfondandone la carta a corsa del cavallo e poi dal medesimo cavallo balzava sovra un palco eretto all’altezza della prima loggia. Una specialità di miss Ella era il breve abito di velo semplicissimo invariabilmente bianco e la sorella, che non la lasciava mai standosene in mezzo al circo con una lunga frusta in mano a dirigere il passo del corridore, ufficio riservato abitualmente agli uomini. In complesso la compagnia Ciniselli era più elegante e giustificava le preferenze dell’alta società. Negli ultimi anni cambiarono gli spettacoli e il piccolo teatro decadde, ma a’ suoi tempi buoni fu durante l’estate un ritrovo scelto. Opera anche questo di