Pagina:Neera - Una passione, Milano, Treves, 1910.djvu/127

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lora? Già ne aveva una voglia!... Ha però aspettato troppo; il suo quarto d’ora di celebrità è passato e nessuno si ricorda più del signor Ippolito Brembo.

— Lo dicono promettente assai come musicista.

— Chi lo dice? Sempre lei. Non ha la fronte abbastanza vasta per poter contenere qualche cosa.

— Aspettiamo quando sarà calvo; potremo giudicare meglio — concluse don Peppino con la sua malizia senza punte simile al morso di un agnello. — Nella mia villa sul lago di Como tengo una raccolta di ritratti di tutti i maestri da Cimarosa in poi. Si potrebbe consultare.

— Non ho mai saputo che aveste una villa sul lago di Como — disse Lilia che aveva udito le ultime parole.

— Veramente è come se non l’avessi perchè non ci vado e non ci sono andato mai. Non mi piace la campagna.

— Non potreste vivere ventiquattro ore lontano dal club della Unione.

— Proprio così. Da sette anni, quando morì mia madre, la villa è rimasta chiusa. Già per sè stessa discretamente selvaggia, deve essere diventata un antro.

— Selvaggia sul lago di Como?

— Oh! lago di Como così lontano da Como