Pagina:Neera - Una passione, Milano, Treves, 1910.djvu/137

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per voi altri, per l’onore della vostra famiglia... perchè nessuno possa ascoltare e riferire.

Remo incominciò a tremare per davvero. Ciò vedendo ella prese animo per entrare trionfalmente nell’argomento:

— Voi non sapete dunque nulla?

— Ma di che, in nome di Dio?

— Di Ippolito.

— Ippolito?

— Giusto lui.

— E che cosa c’è?

La donna volle godersi con una pausa quel punto culminante della scena che aveva preparata, godersi l’ansia di Remo, godersi la propria, momentanea importanza. Mise le mani sui fianchi, spinse innanzi la faccia tutta stravolta:

— C’è... c’è...

Poi tutt’a un tratto, come si schiaccia una mosca in un impeto di rabbia, gli soffiò sotto il naso:

— Ha una pratica!

Il buon pedagogo arrossì, oh! ma di un rossore straordinario che salì ad investirlo fino al di sopra delle orecchie, mentre cercava inutilmente dove posare lo sguardo smarrito. Un discorso di tal fatta con una donna! con Rosalba!... E senza avere il tempo di prepararsi! Tentò due o tre volte di aprir bocca; finalmente, cedendo al suo temperamento ottimista, disse un po’ rinfrancato: