Pagina:Neera - Una passione, Milano, Treves, 1910.djvu/236

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per fregarsi sui capelli colore di rame pallido.

Lilia al pari degli altri sorrideva al bambino e quando lo incontrava per caso nei dintorni della villa fermavasi ad accarezzarlo, invitata quasi da lui che le si poneva davanti con quegli occhi pieni di fiducia e di attesa; ma se Ippolito diceva di non comprendere la vita se non congiunta così a un anello nel futuro (e lo diceva spesso), ella avvertiva in se stessa quella medesima impressione di ferita che già aveva provato altre volte, che non scompariva neppure totalmente sotto l’onda dei baci e che le dava per qualche istante un’attitudine di rigidezza. Non era ancora l’ostacolo, ma l’ostacolo si preparava.

XVI.

Il tempo si guasta.

Accanto alla sala da pranzo, così gaia coi bei mobili laccati di verde e con le ampie vetrate, si apriva il salotto simpatico anch’esso nella sua intonazione vecchiotta, con un lungo piano a coda, una caminiera ornata di candelabri, un lampadario di vetro a faccette e un grandissimo paravento di stoffa damascata con-