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Pagina:Neera - Vecchie catene, Milano, Brigola, 1878.djvu/105

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carmi tutta a mio figlio o a mia figlia? — soggiunse ridendo, per far piacere alla baronessa.

— È provato che le persone deboli non resistono alle fatiche dell’allattamento — continuò Cristina citando mezza dozzina di igienisti celebri.

— D’accordo; ma io non sono debole. Sto benissimo, al contrario. Quando mi vedi ammalata?

— Eppoi l’aria libera dei campi, le abitudini semplici e frugali convengono assai meglio allo sviluppo della prima età.

— Ebbene, io anderò in campagna. Mi piace moltissimo la villa, e spero che Luigi non avrà difficoltà a procurarsi qualche mese di congedo. Tu pure, già, verrai a tenermi compagnia; hai vissuto tanti anni colà che non può dispiacerti un ritorno provvisorio.

Come si sentiva la padrona! Una volontà immutabile e sicura di sè trinceravasi dietro le gentili parole. Diana non aggrediva mai — ma si difendeva sempre.

La baronessa cedette le armi; tuttavia non si diede per vinta, riservandosi ad attaccare la fortezza dalla parte di Luigi.

Usatele misericordia... Ella non aveva mai visto la rosea boccuccia di un bambino sorridere sul suo seno!

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