Pagina:Neera - Voci della notte, Napoli, Pierro, 1893.djvu/15

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Angelica 9


— Le mie predizioni si sono avverate, eh?

— Cioè?

— Guardate un po’ la vostra ragazza e ditemi se non vi pare mutata.

Il vecchio si strinse nelle spalle, sollevò gli occhi al cielo, e per tutta risposta esclamò:

— Se Dio lo ha permesso, saprà lui il perchè.

— Stupidi contadini — penso l’affittaiola — sono come le bestie!

Intanto il nuovo stato di Angelica si faceva palese; ella non capiva nulla ed era sempre felice. Fu interrogata invano dalle donne e dal padre, finchè non potendo saper nulla di positivo, i sospetti caddero su Gaetano, lo zoppo. Naturalmente quello negò, ma siccome avrebbe negato anche se fosse stato lui, non gli si volle prestar fede.

Una o due volte Angelica pronunziò il nome del suo amante, che era Piero; e siccome dei Pieri in paese ne avevano almeno venti, ciò non fece caso; a nessuno poi venne in mente che si chiamava Piero anche un giovane bracciante venuto a lavorare come soprannumerario e che era già partito da qualche settimana.

La moglie dell’affittaiolo si attaccò questa volta seriamente ai panni del sindaco, e non ebbe pace finchè non le promise di far ritirare la ragazza. Nel frattempo Angelica andava ancora quasi tutti i giorni nei prati ad aspettare il suo amante; ma il suo amante non veniva più. Ciò peraltro