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Il terzetto delle dame grigie 127

— Ebbi un fascio di raggi per capelli —
mormora l’altra — e il sol negli occhi belli.

Venne l’Inverno e nevicò sul ramo,
ma “Che t’importa?...„ uno mi disse “Io t’amo:

chioma d’argento sarà chioma bionda
sempre, per la mia bocca sitibonda.

Ad ogni filo bianco un bacio scocca
la fida bocca, l’adorata bocca:

più fugge il tempo e più al mio si stringe
il cor che sol da me conforto attinge;

ma è tardi. E già nell’ombra che ci preme
solo temiam di non morire insieme„.