Pagina:Negri - Dal profondo.djvu/25

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Quella che passa 17

(la mia razza è di zingari, e nei boschi
sostano intorno a fuochi di bivacco
le carovane de’ miei padri ancora)
una son io che, se lo sguardo figge
in un volto, quel volto si scolora;
e dalle vinte labbra esce il segreto
che il cuor chiuso vorrebbe....
                             .... o bella femmina
voluttuosa, serpentina e tortile
come il tuo boa, per questa volta il pallido
tuo viso dica quel che a te nè ad altri
dicesti mai: la verità tua vera:
una cosa divina, che la scuola
del mondo contraffece, deturpò,
ridusse a stampo: uno sprizzar di sangue
vermiglio, al colpo d’una lama corta.