Pagina:Negri - Dal profondo.djvu/61

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La gioja 53







Uscì Fiammetta nel tramonto roseo
dall’opificio, con le eguali a fascio.
Rise, con l’insolenza de’ suoi sedici
anni, al cortil di pietra, al folle stridere
5delle rondini intorno, al gran comignolo
nericcio, al sol che s’indugiava obliquo
delle montagne sulle vette cupree.
Ma, giunta a salti su l’erboso spiazzo,
sfavillò d’allegrezza udendo un barbaro
10organetto suonar la tarantella.
“Ohè, danziamo!...„ E si slanciò la vergine
bruna, e fu tutto un turbinar di giovani
coppie in cadenza ondoleggianti, e un vivido