Pagina:Negri - Fatalità, 1895.djvu/194

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172 Tu vuoi saper?...

E qualche volta, vedi, audacemente
Io mi dibatto, maledico, piango;
15Ma passa il mondo e ride o non mi sente,
Ed io, testardo prigionier furente,
Contro i ferri l’aperte ali m’infrango,
          18E il mondo non mi sente!...

Oh, chi mi spèzza le ferree ritorte,
Chi mi dona la luce e l’infinito.
21Chi mi dischiude le tenaci porte?
Io voglio, io voglio errar, garrulo e forte,
Nel delirio del sole ebbro e rapito....
          24O libertade, o morte.