Pagina:Negri - Fatalità, 1895.djvu/220

Da Wikisource.
198 A Marie Bashkirtseff

Che nel silenzio de le tristi nevi
Come rosa sbocciasti, e inconsumata
          15Sete di gloria avevi?...

Del genio coll’ignoto a te la guerra;
A te la fantasia che tutto sfiora,
          18E irruendo si sferra;

A te la melodia che ha preci e schianti,
Che parla, erompe, impreca e si contorce
          21Su le corde pulsanti;

A te la tela ove gioia e dolore,
E carne e sole ed anima diventa
          24Lo sprazzo del colore.

Che trionfo di vita e di baldanza.
Quanta grandezza in te, quanto futuro,
          27Che soffio di speranza!...

Fiore di landa fra le nevi aperto,
Chiamava il ritto e verdeggiante stelo
          30I cieli del deserto: