Pagina:Negri - Fatalità, 1895.djvu/228

Da Wikisource.
206 In alto

Siam l’inspirata e tragica coorte
Che sui campi di guerra e sugli spaldi
Fra cozzo d’armi e risuonar di caldi
16Inni, i petti robusti offerse a morte.

Gli sventurati eroi siam del pensiero,
Siam la falange macera e sfinita
Che invanamente consumò la vita
20Ne la ricerca del fuggente vero.

Soldati fummo, martiri e giganti:
Nostre le pugne, i sacrifici e l’onte:
Nemico ferro ci squarciò la fronte,
24E pur cadendo singhiozzammo: Avanti!

E plebi insane inferocir su noi,
E vilipesi fummo e lapidati,
Crocifissi, derisi, torturati,
28Senza tregua o quartier!... Noi siam gli eroi.„

.... Ed io sorgo ed esclamo: Oh, perchè mai
Tanti sospiri e tante vite infrante,
E tante ambasce e tanto lutto, e tante
32Serie infinite d’infiniti guai?...