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Pagina:Negri - Fatalità, 1895.djvu/31

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Non Mi Turbar.... 9





NON MI TURBAR....


Se qualche volta i tuoi detti d’amore,
          Assorta, io non ascolto,
E m’ardon gli occhi, e insolito pallore
     4M’imbianca il labbro e il volto;

Se, di tutto dimentica, reclino
          La bruna testa, e penso,
Non mi turbar — dinanzi a me, divino,
          8Si schiude un mondo immenso.

Da le nubi squarciate io vedo il sole
          Cinger, nudo e ridente.
Il suol ricco di mirti e di vïole
          12In abbraccio possente;