Pagina:Negri - Fatalità, 1895.djvu/49

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Autopsia 27

Come vergine e bianco il flessuoso
          Mio corpo, e come snello!
Or lo disfiora il cupido, bramoso
          36Bacio del tuo coltello.

Suvvia, taglia, dilania, incidi e strazia,
          Instancabile e muto.
Delle viscere mie godi, e ti sazia
          40Sul mio corpo venduto!...

Fruga, sinistramente sorridendo.
          Che importa?... Io son letame.
Cerca nel ventre mio, cerca l’orrendo
          44Mistero della fame!...

Scendi col tuo pugnale insino all’ime
          Viscere, e strappa il cuore.
Cercalo nel mio cor, cerca il sublime
          48Mistero del dolore!...

Tutta nuda così sotto il tuo sguardo,
     Ancor soffro; lo sai?...
Colle vitree pupille ancor ti guardo,
          52Nè tu mi scorderai: