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16 il posto dei vecchi


disegno quadrato. La luce di quell’anima coraggiosa s’era raccolta tutta nella fronte. Ma, se il sonno veniva a chiudere gli occhi impalliditi, e il capo si lasciava cader ciondoloni sull’esilissima e curva spalla, allora il volto, nel rilassamento dei muscoli, diveniva terribile. Dalla bocca storta e rientrante colava, alternato al respiro, un fischio unito ad un filo di bava: la fronte possente schiacciava la parte inferiore della tragica maschera carica di tutti gli anni vissuti, di tutte le fatiche affrontate, le battaglie vinte, le umiliazioni sofferte: il color terreo ad ombre verdastre, unito all’assenza dello sguardo, faceva pensare al cadavere.

Ma il sonno dei vecchi è ingannevole. Somiglia alla morte; ed è così leggero!... Feliciana pareva, sì, dormire; invece ascoltava, con l’orecchio rimasto fine come la vista.... ed una sera tremò dentro, udendo queste parole tra figlio e nuora:

— Non parlare così. Non sai quel che dici. Infine è mia madre, mi ha allevato, ha allevato Tittì. Non posso cacciarla via.

— E chi ti dice di cacciarla via?... Se la pigli Francesco. È il primogenito, insomma. A