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Pagina:Negri - Le solitarie,1917.djvu/318

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312 il denaro


il volume: un posticino (piccolo) qui, nella redazione della mia rivista: che vi permetta, quantunque modestissimo, di porre il piede sul campo di battaglia. Conosco una brava donnetta che vi terrà a pensione. Finora avete combattuto nell’ombra: venite a combattere in piena luce. Vi attendo„.

Discretamente accluso nella lettera era un vaglia: compenso alla sua collaborazione, che durava da parecchi mesi. Esigua somma. Ma a Veronetta non bruciò le mani. Fu, quel denaro, il primo che non l’umiliasse, che non la fustigasse con la brutalità d’un nemico. Tutto il suo essere si componeva finalmente in armonia con le necessità della vita.

Ed ella si preparò in silenzio alla partenza, assorta nel religioso raccoglimento delle supreme vigilie.

Andò a salutare donna Carla, che aveva per i libri il più convinto disprezzo e le sfiorò appena la punta delle dita, soffiandole in viso il fumo del suo eterno sigaro. Si congedò, con indifferenza, dai compagni d’ufficio. A nessuno ed a nulla era legata: non aveva radice che in sè. Ma a Paolo Màspero, che dalla sera della scena brutale, ver-