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Roberto Sarfatti e i divini fanciulli 165


grado tutto e semplicemente perchè è la vita e perchè è libera, sono i nostri giovani morti che ce l’hanno ridata.

Quanti furono gli adolescenti che, a somiglianza di Roberto Sarfatti, gettarono di proprio impulso nella immane fornace della guerra la loro esistenza, chiusa ancora nel mistero del boccio e non ricca che di promesse?...

Adolescenti che noi credemmo nati a perpetuare in sanità la nostra razza: che, felici d’intatte vene, freschi della freschezza delle sorgenti, noi credemmo, sì, destinati a raccogliere le faticose eredità della scienza rivolta a sollevare, a guarire i mali dell’umanità: — non a lacerarla, a martirizzarla con i più raffinati ordigni del ferro e del fuoco.