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Pagina:Negri - Stella mattutina, Mondadori, 1921.djvu/118

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112 Stella mattutina ::

giunti, di Marianì piegata in due sopra di lei:

— Ahi. Ahi. Ahi.

Verso la sera di quel giorno, anche quell’«ahi» le si impietrì sulle labbra. Ed ella rimase immobile.

Così donna Augusta passò di sua vita.

E con grande clamore la piansero il padre e la madre; e, quando seppe tutto, l’uccise dentro di sè, come se non fosse già morta, il barone di Löwenthal. Poi la dimenticarono.

Ma quella che subito le andò dietro, perchè senza di lei non poteva più vivere, fu la vecchia Marianì.


Gemito che viene dal mistero iniziale degli esseri, e da un altro mistero, la morte, è inghiottito: triplice gemito che non chiede aiuto, ma solo cerca di liberare la carne che soffre: la figlia di Vittoria se lo ritroverà nel cuore, se lo ritroverà sulla bocca, nelle ore di angoscia.