Pagina:Negri - Stella mattutina, Mondadori, 1921.djvu/161

Da Wikisource.
:: Stella mattutina 155

doloroso. Egli non può non aver l’intuizione della parte migliore ad essa toccata: l’equilibrio su salde basi, la volontà. E quando le pianta le dita nelle scapole e per baciarla la morde, il suo gesto è d’amore e di furore.

Ma ella vuol dire una parola di conciliazione:

— La nostra forza dobbiamo averla in noi, Nani. Perchè accusare gli altri?...

Una pausa: poi mutano discorso, per tacita intesa. Parlano del pessimo tempo: di certi lontani parenti: di certe susine violette, ch’eran nell’orto della casa di via delle Orfane: di libri.

Un amico di Nani, che gli fu compagno al ginnasio ed ora ha finito il liceo, gli ha regalato il libro delle Egloghe. Divino Virgilio!... Il futuro controllore del tram interprovinciale Treviglio-Bergamo ne scande con delizia gli esametri; e la sorella, che non sa di latino, resta immota in umiltà, curvando il capo sotto la potenza dell’armonia.

Tityre, tu patulae recubans sub tegmine fagi...