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:: Stella mattutina 15

della vecchia Peppina, alcuni ricordi si conservano di Giuditta Grisi.

Un ritratto: antica stampa in cornice nera: busto scollato fin sotto le spalle, magro collo elegante, cortissime maniche a sbuffi, viso appuntito, non bello ma di chiusa intensità, sotto l’alta pettinatura a bande lisce intorno alla fronte e a tre rigonfi a sommo del capo.

Una cassetta da viaggio, per diligenza: pesantissima, di noce massiccio. È chiusa a chiave: dentro, forse, ci sono, in custodia, le strade che percorse, le cose che vide, le avventure che sopportò.

Un singolare astuccio da lavoro, anch’esso per viaggio: formato d’un rotolo di pelle di bulgaro tenacemente profumata, con fodera di velluto rosa stinto, divisa in tanti piccoli scompartimenti.

La bambina ama quegli oggetti, con dispotica padronanza. Ne conosce la storia; e, guardando il ritratto, sedendo sulla cassetta, accarezzando il velluto rosa stinto dell’astuccio, se la ripete, dentro di sè, con avida gioia.