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Pagina:Negri - Stella mattutina, Mondadori, 1921.djvu/37

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:: Stella mattutina 31

gliandosi subito nelle sue mani; ma il boschetto di magre betulle la conduce dolcemente, nell’ombra ricamata di sole, ad un cancelluccio acchiavistellato che guarda su una straducola. Le piace, quella straducola. Pensa: È mia.

Ella è profondamente innamorata del sole. Sa che il suo colore è più splendente in luglio, più intenso in agosto, più riposato nel settembre; e che nulla è più soave agli occhi di una pallida lista di sole sui tetti in febbraio, quando dimoia e soltanto qualche ultimo sprazzo di neve biancheggia qua e là sugli embrici. Potrebbe, come una meridiana, dir l’ora precisa secondo il punto del giardino dove arriva il sole.


Gode di starsene sull’uscio di strada della portineria: in piedi contro uno spigolo, oppur seduta sullo scalino di pietra.

Quanti odori ha la strada!...

D’uva matura e di nespole in autunno: di pere cotte e di caldarroste nell’inverno, e d’aranci