Pagina:Negri - Stella mattutina, Mondadori, 1921.djvu/97

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:: Stella mattutina 91

Può andare dove vuole: girellare per la città: fino a sera: fino a notte.

Da qualche amica?... da qualche compagna di scuola?... È schiva, lei: è orgogliosa: senza invito non va: e poi, si è in tempo di vacanze: il pretesto di studiare insieme non si può addurre.

Dal fratello, che si fa veder così di rado dalla povera mamma inferma, semplicemente perchè — dice lui — l’ospedale lo fa ammalare?...

Ma ha una casa, il fratello?... No. La casa è della grossa Ignazia. Nel retrobottega ingombro di legumi e di frutta andata a male, sentirebbe i lagni delle due donne contro Nani, che passa le sere all’osteria, torna alticcio e, per aver ragione, fa alla moglie violente scenate di gelosia; e non mette fuori un centesimo.

Quella piccola sposa della sua età, dal ventre gravido, la turba. Vorrebbe domandarle tante cose sulla sua maternità; ma le sembra che ella non sappia nemmeno d’esser madre fra poco. Nell’intimo, le ripugna. Quanto è bella, se pur resa deforme dal suo stato!... La sente d’un’altra