Vai al contenuto

Pagina:Negri - Tempeste.djvu/113

Da Wikisource.




Talor m' avvolge il cerebro profondo
Nebbia pesante, accidïosa oscura.
Come vinta da sonno o da paura
l'anima tace de l'abisso in fondo.


Nulla vive: non palpito, non grido,
Non sogno o lotta. — Triste e indifferente
Io mi smarrisco tra la folta gente,
E vo' come l'augel che non ha nido.


E vo' senza battaglia e senza gloria,
E più non mi sorride il Dio d'un giorno:
Dentro è gelo e infinita ombra dintorno,
E sopita dei cieli è la memoria.