Pagina:Negri - Tempeste.djvu/270

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Per Essi, per le lacrime
Degli occhi loro, pel sangue che i forti
Lor petti a rivi sparsero,
Per quell'immenso amor!... — Sognate, o morti. —


*





La patria è grande. — Imperano
Sovra l'umido pian di Lombardia,
Furie dal negro artiglio,
La fame, la pellagra e l'anemia.


Da le brumose e fetide
Maremme, da l'incolto Agro Romano,
Da le ruine càlabre
Prorompe, disperato, un pianto umano.


A cento a cento, i siculi
Schiavi, nei pozzi de la zolfatara,
Trovan fra le venefiche
Aure il pane, l'ergastolo e la bara.