Pagina:Negri - Tempeste.djvu/286

Da Wikisource.




Bello: trent' anni: i muscoli possenti,
Come sculti nel bronzo.
l'avean cresciuto i balsami tepenti
De le patrie boscaglie, i nembi, il sole,
I lieti inni de' venti!...


Ed or?... — Certo ci, sott' acqua, avea lottato
Con furore d'istinto,
Palmo per palmo, oncia per oncia. — E urlato
Certo avea, con demente urlo d'angoscia....
Poi più nulla. — Annegato. —


....Ella non ascoltava. — Un fisso, acuto
Pensier la rimordea:
Per sè, pei figli il queto pan perduto,
Il forte braccio inerte, il focolare
Spento ed il letto muto;


E la miseria, la miseria!... — Ai campi
Dunque, gracile donna,
O fischi il vento o sia che l'aura a vvampi,
Alla zappa, alla vanga. — Ora sei sola,
Niuno v'ha che ti scampi!...