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Ammiro i Forti che, baciati in fronte:
Da bocca sovrumana,
Anelanti a più fulgido orizzonte,
'A un' altezza sovrana,
I sorrisi del genio, i lampi, i canti
Ebbero e le follie,
E sepper tutti i voli e tutti i pianti
E tutte le armonie;
E lanciaron dal culmine a l'intento
Mondo sacre parole;
E moriron fra un sogno ed un concento,
Circonfusi di sole.