Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/107

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voglia di cognoscere chi erano. Le manda dunque a chiamare e loro gli si prosentano davanti. Dice lui: - Massaia, d'addove vienite voi? E codesta chi è? Come si chiam'ella? Arrisponde la balia: - Che! altezza, no' si viene da lontano in cerca di fortuna. Questa che è con meco si chiama Zuccaccia. Scrama il figliolo del Re: - Oh! guarda che 'gli è buffa! Che me la daresti, massaia, codesta Zuccaccia? La 'mpiegherei al mi' servizio in nella stalla a custodire i cavalli, in nella cucina a far da sguattera... - Guà, se gli comida, - arrispose Zuccaccia, - i' sono a su' comandi. Insomma Zuccaccia rientrò al servizio del figliolo del Re, che la mettiede a badare a' cavalli e a sciacquare i piatti col coco; ma siccome la gli pareva a lui che parlassi bene e buffo, tutti i giorni 'gli andeva a conversazione con la Zuccaccia. La balia, quando ebbe assicurato la ragazza, se n'andiede pe' fatti sua. Doppo qualche giorno disse il figliolo del Re a Zuccaccia, che 'gli era lì per la cucina: - Sai, Zuccaccia? Tutti gli anni i' ho per uso di dare tre feste da ballo, e c'invito cavaglieri e dame d'ugni paese, anco di lontano. - Fa bene a divertirsi, - gli arrisponde Zuccaccia; - e di belle donne nun gliene mancheranno a tienerlo allegro. Dice il figliolo del Re: - Zuccaccia, vo' tu vienire alla mi' festa da ballo? - e siccome in quel mentre lui aveva preso in mano la paletta, la picchiò in sulle ginocchia della Zuccaccia. Risponde Zuccaccia: - Lei fa per minchionarmi. Che son io da andare sur una festa da ballo? Viene la sera della festa e nun si pole descrivere quanta ma' gente che c'era; signore e signori d'ugni qualità e ballavano a più nun posso. Tutt'a un tratto deccoti comparisce una dama con un vestito di seta color d'aria e tempestato con le stelle del cielo, con una faccia di paradiso e i capelli biondi giù per le spalle. Rimasano tutt'incantati a quella vista. Il figliolo del Re gli corse subbito incontro, la prese a braccetto e si mettiede a ballare con lei, e la divorava proprio con gli occhi. Lui voleva sapere a ugni mo' come la si chiamava, chi era e da che paese vieniva; ma lei nun gli volse dire altro: - I' sono di Batti-paletta in sulle ginocchia. Il figliolo del Re nun si poteva raccapezzare, perché un paese con quel nome redicolo nun [