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tutta la città di Parigi nun ne potevano aver bene e il popolo però s'era dimolto incattivito; e gli faceva chiedere misericordia al Principe, perché lei nun sapeva come fuss'accaduta questa disgrazia. Il messo dunque, quando fu la su' ora, partì per l'Ungherìa e dello scambio delle lettere nun se n'accorgette mica; sicché diede al Principe lo scritto della Maria, e per quello della Regina disse, o che lui l'aveva sperso per istrada, oppuramente che l'aveva lasso a Parigi in sul su' tavolino. In nel leggere la lettera della Maria il Principe mancò poco che nun cascassi per le terre istramortito; in ugni mo', siccome alla su' moglie gli voleva un gran bene, con lei nun ce la prese, ma anzi gli arrispose subbito, che nun si sgomentassi e che que' du' mostri su' figlioli gliel'asserbassi ben rallevati, perché al su' ritorno dalla guerra e' gli voleva vedere co' su' propri occhi; poi consegnò la lettera al messo che riprendette l'istessa strada per rivienire a Parigi. Ma il messo quando fu a Genova si fermò daccapo alla locanda della Bella Giuditta, e la Bella Giuditta gli pigliò al solito la lettera dalla borgetta, e doppo averla letta, dall'aschero si sentiva mangiare 'l core, perché il Principe nun s'era scorruccito a quella brutta notizia e bugiarda de' du' mostri; sicché la Bella Giuditta ricorse a un altro 'nganno. La lettera del Principe alla Maria la mettiede dientro al foco, e lei ne scrisse un'altra, che 'nvece ficurava fussi del Principe al Re su' padre, e ci diceva: "Che lui nun intendeva più ricognoscere per su' moglie la trovatella Felicina, e che anzi facessi 'n modo di disfarsi tanto di lei che de' figlioli partoriti col fargli tutti quanti morire; lui 'n quella lontananza s'era pentito della su' passione per una donnicciola 'gnota e si vergognava di quello che aveva fatto, accecato dall'amore." La lettera accosì composta la Bella Giuditta la riserrò nella borgetta del messo, che 'nsenza di nulla addarsi la portò con seco a Parigi e la diede nelle propio mani al Re su' padrone. La lettera a male brighe che la ricevette il Re la lesse, e restò come di sasso in nel sentirci dientro quella cruda volontà del su' figliolo; e quando, chiamata la Regina, anco lei cognobbe il tenore dello scritto, si mettiede a piagnere e a disperarsi, sicché corse la Maria a vedere quel che era stato, e abbeneché dapprima nun glielo volessan palesare, nun istante bisognò bene alla [