Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/217

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del Re, ci mancò poco che nun si cacorno dientro alle gonnelle dalla pena, perché loro capirno bene che que' giovanotti con la ragazza gli eran propio i figlioli del Re, e se lui lo scopriva, loro dicerto e' l'ammazzava. Sicché dunque infurite corsano quelle malandrine dalla solita vecchia: - Oh! Menga, e che ne facessi voi di quelle creature che vi si diede per buttarle 'n nel mare e affogarle? Dice la vecchia: - Guà! la scatola in nel mare ce la buttai, ma' gli era di legno e steva a galla. Se poi gli andette a fondo o no, nun stiedi mica lì a vedere. - Oh! sciaurata, - scramano le zie: - le creature ènno sempre vive e il Re l'ha 'ncontrate, e se lui per disgrazia le ricognosce per sue, no' siem tutte morte. - Che rimedio c'è? - Il rimedio 'gli è questo. Che vo' andate, Menga, al palazzo, quando i giovanotti én fori a caccia, a cercar di lemosina. Vierrà la ragazza e in nel discorrire vo' gli ate a domandare se i su' fratelli gli voglian bene. Lei dirà di sì. Ma vo' avete a rispondere: "Se vi volessin bene, vi porterebbano IL CANTO E IL SÒNO DELLA SARA SIBILLA." Se loro vanno a trovarlo nun tornan più mai, e la su' sorella creperà dalla pena. Fisso che loro gli ebbano accosì, la Menga subbito si vestiede come una pitocca e diviata se n'andette a quel palazzo 'n mezzo al bosco e picchiò al portone: - Chi è? - Una poera vecchia tribolata. Fatemi un po' di lemosina per l'amor di Dio e vo' n'arete rimerito 'n Paradiso. La ragazza dunque, che era sola 'n casa, scendé con la lemosina e la diede a quella vecchiaccia birbona, e cominciorno a attaccar discorso. - Chi siete? Da dove vienite voi? - Eh! i' son di lontano e vo' a cercar di pane: nun bo più nimo de' mia. E voi che ci state sola in questo bel palazzo? - Che! i' ho anco du' fratelli, che mi voglian un ben dell'anima. Ma tutte le mattine loro vanno a caccia. - Vi voglian bene? Che vo' abbia pacenzia! Ma se loro vi volessin bene... - Che volete vo' dire? - scramò la ragazza. - Mi parete una bella sfacciata, - Eh! 'gnora no. I' so ben quel ch'i' mi dico. Se loro vi volessin bene, nun vi porterebbano i vostri fratelli degli animali morti soltanto, bensì il Canto e il Sòno della Sara Sibilla. Quello davvero sarebbe un bel regalo! Alla ragazza (si sa, le donne son tutte compagne) quelle parole della vecchia gli messano il foco 'n corpo per la [